Sounds Good

Guarire un po'. Sognare un po'. Amare un po'. Fallire un po'. Far male un po'. Mentirsi e poi. Tornare a sfamarsi un po'.
(Afterhours - Il sangue di Giuda)

martedì 31 marzo 2009

Appendice

Mi scuso con tutti visto che mi sono accorto tardi della notizia, altrimenti avrei fatto un post solo.

Penso che in certi casi non si tratti di politica, ma di buonsenso; in altri solo di ragionevolezza o, magari, razionalità: oppure no:

"Se pure vi fosse a seguito dell'aumento della concentrazione dell'anidride carbonica nell'atmosfera un aumento della temperatura terrestre al suolo, i conseguenti danni all'ambiente, all'economia e all'incolumità degli abitanti del pianeta sarebbero molto inferiori a quelli previsti nel citato Rapporto Stern e addirittura al contrario maggiori potrebbero essere i benefici".


http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/ambiente/effetto-serra/mozione-pdl/mozione-pdl.html

Perplessità, atto V

Prima di tutto vorrei sottolineare la grande, anzi grandissima 'lezione' di stamattina con la partecipazione di 'M'illumino d'immenso'. Penso che occasioni così non capitino molto spesso.

Cambiando drasticamente soggetto, giusto ieri sera mi è capitato di stare un po' alla tv, cosa che ormai non facevo più da tempo. Zampettando un po' qua e un po' là, alternando 007 con 'Ti presento i miei', mi passa sott'occhio una delle ultime 'Pubblicità progresso'.
Personalmente - ma ormai non fa più tanto stupore - sono rimasto allibito. Il logo ovale della 'Presidenza del Consiglio dei Ministri' e la scritta a caratteri cubitali 'Messaggio ISTITUZIONALE', sinceramente, non facevano molto pensare alla campagna elettorale del governo.
E invece...........................


venerdì 27 marzo 2009

ANACRONISMO















Si fa come i gamberi...

mercoledì 25 marzo 2009

Estratto_L'amore ai tempi del colera

[...]"In seguito, quando lo trasferirono ad altri incarichi, Florentino Ariza aveva così tanto amore dentro che non sapeva cosa farne, e lo regalava agli innamorati implumi scrivendo per loro lettere d'amore gratuite al Portico degli Scrivani. [...]
Il suo ricprdo più grato dell'epoca fu quello di una ragazzetta molto timida, quasi una bambina, che gli chiese tremante di scriverle una risposta a una lettera irresistibile che aveva appena ricevuto, e che Florentino Ariza riconobbe scritta da lui il pomeriggio precedente. Rispose con uno stile diverso, in armonia con l'emozione e l'età della ragazzina, e con una calligrafia che pure sembrava di lei, perchè sapeva fingere una scrittura per ogni occasione secondo il carattere di ognuno. La scrisse immaginandosi quello che Fermina Daza gli avrebbe risposto se l'avesse amato come quella creatura sprovveduta amava il suo pretendente. Due giorni dopo, senza ritardi, dovette scrivere pure la risposta dell'innamorato con la calligrafia, lo stile e il tipo di amore che gli aveva attribuito nella prima lettera, e fu così che finì per trovarsi in una febbrile corrispondenza con se stesso.
Prima di un mese, entrambi andarono ognuno per conto suo a ringraziarlo per quello che lui stesso aveva proposto nella lettera dell'innamorato e accettato con devozione nella risposta della ragazza: stavano per sposarsi."

Assignment 3_iCare

L'opera di Don Milani non può che essere lo stimolo fondamentale per affrontare i nuovi (e vecchi) scenari. E' l'educazione che comincia all'alba e termina al tramonto, la compartecipazione dei problemi, il rendere libero il proprio sapere, l'imparare indiscriminatamente. Ironicamente, leggendo le sue parole mi viene da chiedermi cosa ci venga a fare io a lezione. Poi mi rispondo che ci vengo, eccome se ci vengo, poichè non ho imparato (ancora) cos'è un paradigma, come andare oltre ad esso. Non so cos'è un PLE.
Come realizzare tutto ciò?
Dare importanza alle reti ("dove c'è vita ci sono reti") ed alle tecnologie che mi permettono di usufruirne. Imparare che dove c'è massa c'è opportunità e non superficialità Imparare volta volta nuovi metodi per gettare nuovi semi, per raccogliere nuovi frutti. Ciò però richiede apertura mentale, non conoscenza tecnica (se non lo stretto necessario); e là dove si delinea il mio orizzonte, guardare il paesaggio con gli occhi di qualcun'altro.
Dunque, compartecipazione è vivere insieme agli altri, formare una rete. L'unico interesse è la crescita collettiva. Come in un software Open Source, ognuno dà il proprio contributo, ognuno apporta puntuali miglioramenti.
Questo non è il punto di partenza, ma l'obiettivo. Ambizioso, sì, ma che male c'è?!

lunedì 23 marzo 2009

Perplessità (sempre più grosse), atto IV



















Eccoci di nuovo con un altro individuo che entra a far parte della triste rubrica di perplessità. Sfogliavo per caso le pagine web dei notiziari, quando guardo un po' cosa è stato detto al Consiglio Permanente CEI. Spunta ovviamente la figura di Angelo Bagnasco (qui con aria estremamente minacciosa), presidente della CEI, il quale si è soffermato a lungo sui temi che ultimamente hanno toccato il Vaticano.
Non che le sue affermazioni possano risultare originali, visto il tempo ormai trascorso dagli avvenimenti, ma, se in alcuni casi tenta di placare gli animi, in altri rincara la dose. E non poco.
Di seguito alcune frasi pronunciate dal presidente CEI (fonte: http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/benedetto-xvi-32/prolusione-bagnasco/prolusione-bagnasco.html ):
"Il cardinale Bagnasco ha subito difeso senza tentennamenti la figura del Papa 'dagli attacchi ricevuti a proposito del caso Williamson'. Una vicenda che 'di certo si è prolungato, oltre ogni buon senso', a causa di 'un lavorio di critica dall'Italia e soprattutto dall'estero nei riguardi del nostro amatissimo Papa' che 'imponderabilmente si è andato a sovrapporre alla remissione della scomunica dei 4 vescovi consacrati da monsignor Lefebvre nel 1988' ".
"...ha inteso porre un punto fermo lo stesso Pontefice nell'ammirevole Lettera del 10 marzo 2009'. Un testo che, a parere del cardinale, 'ha fatto emergere come per contrasto alle polemiche il candore di chi non ha nulla da nascondere circa le proprie concrete reali intenzioni, le motivazioni concrete delle proprie scelte, la coerenza di una vita vissuta unicamente all'insegna del servizio più trasparente alla Chiesa di Cristo' ".

"...visita in Angola , un pellegrinaggio che 'fin dall'inizio è stato sovrastato nell'attenzione degli occidentali da una polemica, sui preservativi, che - lamenta il porporato - francamente non aveva ragione d'essere. Non a caso sui media africani non si è riscontrato alcun autonomo interesse...'. Tuttavia, scrive nella prolusione, 'nella circostanza non ci si è limitati ad un libero dissenso, ma si è arrivati ad un ostracismo che esula dagli stessi canoni laici....' ".

(caso Englaro)"...'Benché quella povera ragazza non fosse attaccata ad alcuna macchina s'è voluto decretare che a certe condizioni poteva morire...' ".

>>>Cioè ci si prende in giro?!

Commento per Gioia Sperimentale

Questo post (realizzato in compartecipazione con Walter: http://waltercolvudoppio.blogspot.com) è in risposta a Gioia Sperimentale (http://gioiasperimentale-discover.blogspot.com/) visto che, per cause ignote, nel suddetto blog è impossibile lasciare un commento.
In aula, di fan degli Afterhours, ce ne sono, o almeno, insieme a me e Walter fanno tre sicuri. Si spera che ne vengano fuori altri sennò la cosa è veramente triste!!!
Aspettando che il problema tecnico si risolva e che gli After tornino a Firenze, bye!!

domenica 22 marzo 2009

Perplessità, III atto

Innanzitutto ringrazio Walter (http://waltercolvudoppio.blogspot.com/) per avermi seganlato la cosa. Eccoci giunti al terzo atto di Perplessità, visto che in questi giorni, di uscite infelici, ce ne sono state. Eccome se ce ne sono state. Questa è tratta dal congresso che sancirà l'entrata definitiva di An nel Pdl, ed è stata pronunciata ieri dal caro Ignazio La Russa:

"Non si capisce cosa abbiamo fatto agli intellettuali di destra. Forse ci rimproverano il fatto che noi in politica abbiamo avuto molto successo mentre loro, nel loro ambiente, hanno avuto difficoltà".

Dunque, una questione di successo.

giovedì 19 marzo 2009

Perplessità, II atto


"L'Onda non l'ho vista, quindi sono dei guerriglieri e verranno trattati da guerriglieri".
Ho paura che, in questi giorni, troppe cose si commentino da sole.
Troppe.

mercoledì 18 marzo 2009

Assignment 2: Delicious

Ho da poco creato l'account Delicious, mettendomi anche subito all'opera per vedere di organizzare l'archivio dei bookmarks ed aggiungere un po' di siti (specialmente riguardo alla musica indie-rock) che tengo spesso d'occhio. Siccome non avevo idea di cosa fosse Delicious mi sono anche messo a vedere un po' di video esplicativi, e devo dire che lo scopo è davvero innovativo e stimolante.
L'organizzazione interna del sito, poi, è semplicissima da usare e molto intuitiva. Altrettanto semplice è il log-in.
Nota: al mio ingresso Delicious mi configurava tutti i bookmarks come privati: se si vogliono rendere pubblici basta ricordarsi di clikkare su 'share'.
Il mio link Delicious è:

http://delicious.com/Gnamo

Alla prossima!

martedì 17 marzo 2009

Perplessità

Ormai siamo abituati, giorno dopo giorno, a sentire esclamazioni strane, bizzarre, offensive, anacronistiche e assurde più o meno da ogni pulpito.
Oggi il Papa Benedetto XVI è partito per il suo viaggio in Africa fra Camerun e Angola, due stati purtroppo fra i più colpiti dal virus dell'AIDS.
L'incipit del suo discorso durante il volo, almeno secondo me, è un qualcosa di abominevole (cito testualmente): L'epidemia di Aids "non si può superare con la distribuzione dei preservativi che, anzi, aumentano i problemi" (fonte repubblica.it).
Penso che la cosa si commenti da sè.
Per chi volesse approfondire:
http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/esteri/benedetto-xvi-31/papa-aids/papa-aids.html
http://www.corriere.it/esteri/09_marzo_17/papa_lefebvriani_8b2068a2-12de-11de-8994-00144f02aabc.shtml
Ai posteri l'ardua sentenza.

lunedì 16 marzo 2009

Routine, II Atto

Giorni di confusione. Si mescola tutto: anatomia, istologia, informatica, cazzeggio, vorrei ma non posso, dovrei ma mi sta fatica, uscite, studio, partite, nessuna delle precedenti.
Però è anche incredibile, a vedere un po' in giro, la quantita di blog che si sono formati in poco più di una settimana; la quantità di commenti, la varietà.
Va a finire poi che l'anatomia diventa la distrazione rispetto al blog (tanto si compiccia poco lo stesso, soprattutto con queste giornate!). E perchè no in fondo?!Poteva anche andare peggio:)
Routine, II Atto.

sabato 14 marzo 2009

Routine

Non parte internet: chiaro. Stacco riattacco il router. Mi connetto.
Apro Messenger, apro Facebook, guardo la posta, apro Safari. Magari tutto insieme, così il pc s'imbestia.
Millemila mail di Facebok: chiaro: le cancello tutte.
Cambio frase a Messenger, cambio frase a Facebook. La stessa, magari, data la scarsa fantasia.
Oh guarda sono stato taggato; oh guarda la tizia si è appena lasciata. Lascio un commento, mi piacciono tre filmati.
Controllo Google Reader, tutti i feed.
Controllo il blog: è lì, più scuro che mai. Aggiorno??Dopo via.
Torno a Facebook: aggiorna, aggiorna, aggiorna, aggiorna, aggiorna, aggiorna, aggiorna:
-il primo ha sempre voglia di andare in vacanza ("A Tizio piace questo elemento");
-il secondo ha sempre fame;
-il terzo non ha mai voglia di studiare (3 commenti: "A chi lo dici"; "Davvero!:D"; "Neanch'io!!ihihih").
Mi metto 'non al computer'. Mi metto 'offline'. Chiudo Safari.
Routine.

mercoledì 11 marzo 2009

AVVISO

Per tutti gli interessati, consultando il profilo personale su med.unifi.it (finestra SOL - Servizi Online) è possible vedere la seconda, dolorosa, rata delle tasse (almeno, dato che la mia è stata aggiornata penso che sia lo stesso per tutti).
Alla prossima.

martedì 10 marzo 2009

Casualità

Affondando nei meandri dell'anatomia, in questi giorni, c'è poco tempo per scrivere. Ed anche per pensare.
Oggi però forse la stanchezza, forse la noia del treno delle 18.13 da Rifredi a Compiobbi (che, ormai è chiaro, non è certo l'ombelico del mondo) ha fatto sorgere una discussione davvero niente male. Cosa da notare perchè non accade certo ad ogni occasione.
Partecipavano al blablabla tre 'futuri medici'(la Chiara, la Marti ed io) e un 'giurisprudente'(Nicco Papu). Ne è venuta fuori (e come non poteva!) la totale ignoranza riguardo al prossimo futuro, il tutto in un velo di malcelato pessimismo. Ma anche di speranza (tanto per citare il seminario di oggi pomeriggio di Diczfalusy). Ciò che ne è uscito fuori, è che, riflettendo un po', trascorriamo la 'porzione di vita' potenzialmente più produttiva ripiegati su una scrivania sotto il cono di luce della nostra lampada. Ciò ad esempio si discosta fortemente da altri modelli europei, in cui si ha un ricambio più veloce (ad esempio della classe medica) con un utilizzo più cospicuo delle fasce più giovani, così da formarle maggiormente già dai primi tempi.
Il tema però è estremamente controverso, in quanto è lecito pensare che non si possa prescindere da una solidissima preparazione per mettere in atto ciò per cui si studia. E ciò porta via grandi, enormi spazi di tempo. La 'via di mezzo' (come ci ricorderebbe il caro Terzani), però, non sempre è ben visibile. Anzi.
Un altro spunto, poi, è sorto dalle varie esperienze di tirocinio, dopo un'accurata rielaborazione durante che il tempo che è trascorso dalla fine dell'esperienza. Purtroppo, i venti minuti di treno non sono bastati.
Chissà, magari un giorno ci sarà tempo per continuare il confronto.

mercoledì 4 marzo 2009

Chicche di 'cattiveria'_Spunto

Ogni tanto mi succede di pensare, e, meravigliandomi già dell'eccezionale esercizio mentale (casuale ed assai sporadico), capita a volte di mettere insieme, bene o male, un 'ragionamento'.
Dunque, cercando si sintetizzare un po' quello che mi frulla in testa, sentivo di dover sottolineare una particolare qualità dell'animo umano, forse poco evidente ma estremamente diffusa: la cattiveria.
Essa è senza dubbio una qualità controversa, che nel 90% delle volte ci porta a compiere atti pubblicamente condannabili. Eppure senza di essa il genere umano forse non esisterebbe affatto: parlo della cattiveria intelligente, quella che di nascosto porge i propri frutti in parte alla critica, al sarcasmo, al cinismo. Di questo andiamo via via dimenticando, e la naturale conseguenza è, ad esempio, l'appiattimento della satira (in genere, non solo politica).
Con questo discorso vagamente altezzoso non mi propongo certo di risollevare le sorti di una tanto nobile arte, ma colgo l'occasione per sottolineare come l'evoluzione dei fatti abbia portato ad una sorta di cambiamento nel modo di esprimersi. Parlando in termini più schietti, l'adeguamento alle 'nuove' (o senza dubbio più accessibili) vie comunicative porta ad un rimodellamento del messaggio (in questo caso, ironico).
Per farla breve, si è riscontrato un immenso successo dove l'arte della critica ha sposato una risoluzione visiva tramite l'uso di cortometraggi o, ancora meglio, di filmati flash (i quali sono nettamente più alla portata del comune animale di rete).
Di conseguenza a quanto detto e ricollegandomi anche al tema della cattiveria, propongo qui di seguito due filmati molto brevi in stile PixelArt, entrambi creati dal genio di Grant Orchard. Molti altri filmati di questo genere sono reperibili con facilità negli archivi di Qoob (link a lato) oppure nell'archivio YouTube.



martedì 3 marzo 2009

Introduzione

All'inizio di un nuovo blog siamo sempre scettici. O almeno è così per me. La mia scarsa esperienza a riguardo mi fa pensare: "Chissà cosa mi passa per la testa?! A chi potrà mai interessare ciò che scrivo?!". Non credo che dare una risposta possa porre fine al problema, quindi lo faccio e festa finita. Come spesso accade, chiudiamo gli occhi e via.
Ci sarebbero milioni di cose di cui discutere (non a caso il nome 'whatever' vorrebbe suggerire proprio questo): dall'arcifamosa crisi finanziaria al testamento biologico (e soprattutto a quell'abominevole, a mio avviso, progetto di legge in via di approvazione), del tentativo (controverso) di reintroduzione del nucleare ad un'altra crisi, che ci tocca da più vicino, cioè quella dell'università (e della scuola in genere).
Probabile che tutto ciò risulti banale, scontato, estremamente mediatico; chissà, magari anche tendenzioso e strumentalizzante, come ormai siamo portati a definire tutto ciò che non capiamo o che non vogliamo ascoltare o, meglio, tutto ciò a cui non sappiamo rispondere.
Ci troviamo quindi in un pout pourry quanto mai vario e convulso, che rischia ogni giorno di mascherarsi da piatto luogo comune.
Le considerazioni che possiamo fare a proposito sono molteplici, che siano esse serie, scherzose (ironia in cui spesso troviamo una nicchia di libertà), ciniche o direttamente cattive (a proposito della cattiveria, il tema verrà approfondito in seguito). Spesso però perdiamo la curiosità, accontentandoci dei 'come' e lasciando sotto millemila scartoffie tutti i 'perchè'. Per questo basterebbe un piccolo passo in avanti, lì dove poter sfruttare i mezzi a disposizione, che oggi, nonostante tutte le nostre lamentele, non mancano affatto.
In questa nota personale (pesantuccia e noiosa) sguazza in realtà una voglia di confronto che spesso non trova sfogo.
Tutto lì. Sembra poco, e invece non lo è.

All that you can't leave behind