Ci sarebbero milioni di cose di cui discutere (non a caso il nome 'whatever' vorrebbe suggerire proprio questo): dall'arcifamosa crisi finanziaria al testamento biologico (e soprattutto a quell'abominevole, a mio avviso, progetto di legge in via di approvazione), del tentativo (controverso) di reintroduzione del nucleare ad un'altra crisi, che ci tocca da più vicino, cioè quella dell'università (e della scuola in genere).
Probabile che tutto ciò risulti banale, scontato, estremamente mediatico; chissà, magari anche tendenzioso e strumentalizzante, come ormai siamo portati a definire tutto ciò che non capiamo o che non vogliamo ascoltare o, meglio, tutto ciò a cui non sappiamo rispondere.
Ci troviamo quindi in un pout pourry quanto mai vario e convulso, che rischia ogni giorno di mascherarsi da piatto luogo comune.
Le considerazioni che possiamo fare a proposito sono molteplici, che siano esse serie, scherzose (ironia in cui spesso troviamo una nicchia di libertà), ciniche o direttamente cattive (a proposito della cattiveria, il tema verrà approfondito in seguito). Spesso però perdiamo la curiosità, accontentandoci dei 'come' e lasciando sotto millemila scartoffie tutti i 'perchè'. Per questo basterebbe un piccolo passo in avanti, lì dove poter sfruttare i mezzi a disposizione, che oggi, nonostante tutte le nostre lamentele, non mancano affatto.
In questa nota personale (pesantuccia e noiosa) sguazza in realtà una voglia di confronto che spesso non trova sfogo.
Tutto lì. Sembra poco, e invece non lo è.
La direzione del sito
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augura allo staff di Whosgnamo un buon proseguimento e augura a Silvio Berlusconi (2)una morte imminente.
(1)Leggere attentamente il foglio illustrativo. Non somministrare ai bambini sotto i 12 anni
(2)Ogni riferimento a fatti e persone è puramente casuale, o forse no.